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La sua vista è preziosa: ecco come proteggerla

La sua vista è preziosa: ecco come proteggerla

Occhi irritati, mal di testa, affaticamento nella lettura: spesso si tende a sottovalutare, nei bambini, questi disutrbi pensando che possano esserne causa la troppa tv o il tempo troppo prolungato al computer o sui libri. In realtà, molte volte si tratta della sintomatologia provocata da difetti di visione non sempre identificati nella prima infanzia. Eppure un modo per individuare precocemente e correggere c'è: si chiama prevenzione, ed ogni età ha i suoi strumenti per attuarla efficacemente.

Appena nati 

La visita del neonatologo, al momento della nascita, attraverso un semplice test serve ad escludere eventuali malattie congenite, come lo strabismo o la cataratta. È inoltre importante che, nelle prime settimane di vita, i genitori osservino gli occhi del piccolo per controllare se sono in grado di seguire i movimenti degli oggetti o percepire le luci.

Dodici mesi 

Anche se può sembrare precoce, una prima visita oculistica è consigliata già al compimento del primo anno. A questa età i bambini sviluppano la vista con entrambi gli occhi ed è fondamentale verificarne la coordinazione: per osservare il funzionamento di retina, nervo ottico, cornea, muscoli oculari si utilizza uno strumento chiamato oftalmoscopio.

Tre anni

A questa età è d'obbligo una visita accurata e approfondita per stabilire se il bambino ha un difetto visivo e, nel caso, procedere prontamente per correggerlo. Oltre a problemi di miopia, ipermetropia, strabismo, è in questa fase che si formulano spesso diagnosi di ambliopia ovvero il cosiddetto “occhio pigro”: un deficit visivo provocato da un difetto nel collegamento nervoso retina-cervello che, se diagnosticato precocemente, consente di essere corretto con successo. Fondamentale in questa fase la competenza dell'ortottista, in grado di diagnosticare i disturbi sensoriali e motori dell'occhio.

Età scolare

Prima di iniziare le elementari è importante verificare l’effettiva acutezza visiva con un'ulteriore visita e, successivamente, anche in caso non vengano diagnosticati disturbi o deficit visivi, è consigliato sottoporre il bambino a test periodici ogni due-tre anni. Durante l'infanzia, infatti, il sistema visivo è particolarmente reattivo ad eventuali correzioni ed è proprio in questa fase precoce, in cui tutto è in divenire, che molti difetti possono essere corretti con successo prima che si cronicizzino.

E poi?

Spesso è proprio durante la pubertà che si manifestano o si accentuano disturbi magari fino ad allora latenti, quali la miopia; ed è proprio da questo momento fino al raggiungimento dell'età adulta che tenderanno ad intensificarsi ulteriormente. È quindi molto importante, in particolare in presenza di disturbi già esistenti o, anche, in caso si supponga una familiarità con alcuni difetti visivi già manifesti in famiglia, continuare con visite regolari ed approfondite, attenendosi alla cadenza che il vostro oculista di fiducia saprà suggerirvi.

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